Modellismo statico e modellismo, una storia di passione

Modellismo: che dire?

Cercherò di darne una definizione, precisando che in questo caso si intende la riproduzione in scala di qualsiasi oggetto o la rappresentazione in scenetta o diorama di un evento storico.

Origini

l’origine si perde nella notte dei tempi. Credo che per il momento la più antica forma di modellismo conosciuta sia stata il ritrovamento dei soldatini di legno esposti attualmente al museo del Cairo, composti da un reparto di fanteria pesante Egiziana ed arcieri Numidi. Più noti sono gli 8000 guerrieri di terracotta sepolti a Xian in Cina circa 200 anni prima di Cristo, fatti plasmare da un imperatore a guardia del proprio mausoleo, o per accompagnarlo in conquiste ultraterrene.

Volendo esagerare, ma naturalmente con doveroso rispetto, si può far risalire il modellismo a quanto asserito dalla sacra Bibbia sulle origini dell’uomo, egli infatti fu modellato col fango e successivamente impregnato dello Spirito del Creatore. Quando era solo di fango, non era che un modello statico in scala 1/1 (1 a 1), plasmato dal più Grande dei Modellisti, successivamente divenne dinamico con le note conseguenze.

A questo punto urge la domanda: a che serve?

La risposta potrebbe essere contenuta in diversi volumi, ma qui cercherò di riassumerla in poche parole. L’ uomo da sempre ha cercato di riprodurre in scala, in modo bidimensionale o tridimensionale ciò che ha rilevanza nella sua vita o per conservarne la memoria, innalzandolo alla stregua di oggetti di culto, mi vengono in mente i graffiti o i lari. Possiamo quindi asserire che la riproduzione modellistica è insita nell’animo umano, serve allo sviluppo della fantasia, stimola la creatività, nonché allena la manualità necessaria alla realizzazione del modello.

In Europa l’epoca del figurino storico, appartenente al gruppo del modellismo statico, nasce con le monarchie del sei/settecento. I sovrani amavano veder riprodotti i loro eserciti. Luigi 13° fece realizzare 300 soldatini in argento, collezione ampliata in seguito, fino a rappresentare un intero esercito ed oggi andata perduta.

Napoleone fu il primo ad utilizzare sistematicamente riproduzioni in scala per simulazioni militari ed addestramento degli stati maggiori. Si formò quindi una schiera di appassionati, appartenenti per lo più agli alti gradi delle gerarchie militari.

Nell’ottocento il soldatino divenne un prodotto di larga diffusione grazie alle tecniche di riproduzione industrializzate. Norimberga divenne il centro della produzione commerciale delle “zinnfiguren” o figurini in bassorilievo.

Con la moderna tecnologia, molte ditte si sono cimentate nella riproduzione in varie scale di modelli di aerei, navi, treni, carri armati, auto, moto, edifici, mezzi militari e persino figure umane come soldatini detti anche figurini.

Questi modelli vengono prodotti in pezzi stampati, che il modellista con la sua abilità manuale, assembla e decora a suo piacimento, essi possono essere presentati in ambientazioni che li valorizzano, riportandoli nell’ambiente storico in cui erano situati, come piccole finestre aperte sulla storia.

Un merito particolare, sempre nel modellismo statico, deve essere riconosciuto a quei modellisti che non utilizzano kit di montaggio industriali, ma realizzano i propri modelli e le ambientazioni servendosi dei materiali più disparati. Molti di questi manufatti assemblati o auto costruiti, si possono ammirare in molti musei in tutto il mondo. Particolare attenzione merita la riproduzione della figura umana. Oggi tale riproduzione è affidata ad un processo che passa attraverso discipline artistiche e tecnologiche: la scultura, poi la separazione in varie parti per la fusione in metallo o resina del prototipo detto “master”, nonché il successivo assemblaggio e la decorazione pittorica ad opera del modellista con i colori adatti al periodo storico della figura riprodotta.

Non bisogna dimenticare la ricerca storica, sulla cui base ruota tutto il processo creativo che dà vita ad un antico Romano o un cavaliere Medioevale, o un Lanzichenecco, o un fante di linea Napoleonico, o altre figure storiche fino ai nostri giorni.

Per la buona riuscita del figurino rivestono la stessa importanza le tre discipline: un bravo SCULTORE creerà una figura perfettamente rispondente, con i giusti effetti di panneggio degli abiti e la giusta postura statica o dinamica, il FONDITORE dovrà riprodurre in modo perfetto i vari pezzi ed infine il MODELLISTA dovrà assemblare il modello dove non dovranno apparire imperfezioni o giunzioni ed in seguito dipingerlo con i colori adatti alla livrea del soggetto, non dimenticando di creare luci ed ombre per accentuare la tridimensionalità.

Altra fondamentale utilità del modellismo è la comunicazione e l’aggregazione di molti appassionati del settore che si riuniscono in circoli culturali per uno scambio di informazioni storiche o tecniche sulla realizzazione dei modelli ed organizzano mostre per far conoscere al pubblico la bellezza e la validità delle loro opere. Un altro risultato è quello di far conoscere la storia nelle scuole rappresentandola in modo tridimensionale e divertente. Citerò da ultimo la possibilità che il modellismo dà alle persone affette da problemi di deambulazione, di trascorrere molto tempo spensieratamente, allenando la loro manualità, socializzando e confrontandosi con altri modellisti.

Sia in Italia che all’estero, si scrive molto sull’argomento: appassionati storici hanno regalato ai lettori particolari trascurati nei libri scolastici. A questo proposito sono sorte case editrici che hanno redatto manuali, libri e riviste che trattano l’argomento per informare il lettore su storia ed uniformologia dei soggetti, oltre alle diverse tecniche per realizzare veri capolavori.

La nostra storia nel modellismo statico

Fino da adolescente ho coltivato questa passione, passando dalla realizzazione di aerei in scala, ai mezzi militari, fino a realizzare e collezionare figurini storici in metallo. Ho poi deciso di contribuire alla diffusione di questo splendido passatempo creando una ditta di distribuzione. Nel 1999 intuendo le immense possibilità di comunicazione derivanti dalla straordinaria invenzione di Internet, inizia l’attività di Mail Model online, con uno dei primi siti commerciali Italiani dedicati alla distribuzione di modellismo statico e materiale modellistico.